Il grido di Nietzsche
E il risveglio di Buddha
Poesia di Lwiis Saliba, tradotta dal francese, Leggi su Zoom
I – Il grido di Nietzsche :
Dio è morto
Che la misericordia di Dio sia su di lui.
Dio è morto grazie a Dio, diciamo: Grazie a Dio
Molto tempo fa l’abbiamo inventato noi,
Poi ci ha creato, lo abbiamo adorato.
Così a nostra immagine lo abbiamo pensato.
Terrificantemente spaventoso, quindi lo temevamo.
Stava bruciando con il fuoco! Severo è il suo castigo
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Egli è lontano e ora risiede nell’Altissimo.
Abbiamo adorato il nostro ego in lui.
Sono stati costruiti degli edifici per questo.
Abbiamo fatto di lui un creatore dell’anima,
Distruttore dello spirito (Ruh) e della sua fiamma.
Abbiamo, in suo nome, fatto delle contraddizioni
Lecito e illecito delle cose da concepire
Dove il nostro interesse era mescolato al potere.
Schiavizzare la donna e uccidere l’essere umano.
Strangolare i bambini e mangiare gli inumani.
Imprigionando la mente e catturando la nostra anima.
Sopprimere le rivolte senza prendersi la colpa.
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Dio è morto…
Uscite dalle vostre caverne, andate a rompere le vostre catene.
La schiavitù non sarà mai più in sofferenza…
Non tornerà proprio per questo motivo
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Dio è morto…
Facciamo il suo funerale
Liberiamo le nostre menti
Il panico è deragliato
La paura è diminuita
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Dio è morto…
Ma dove sono i suoi “agenti esclusivi”?
Che poi gridano e piangono il loro potere abusivo
E chi è privato di… beni accumulati?
È sempre in suo nome che ci hanno dominato,
Libertà soppresse, scandali perpetrati.
Un mestiere affilato, troppo tardi per pentirsene!
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Intorno ai suoi resti oggi si sono riuniti
La notizia della sua morte è ormai nascosta.
E nascondere questo segreto è la prova che stanno mentendo.
Il loro sole comincia lentamente a tramontare.
Aggrapparsi a ciascuno dei suoi raggi li tenta…
Il tempo della vergogna è finito per loro,
Prima o poi se ne vanno, senza uno sguardo dietro di loro
No, la cosa non è così strana per me, va detto:
Che siete mortali. Anche loro lo sono, ed è peggio!
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II – Il risveglio di Buddha
Dio è morto?!
O anima, non chiedere perché ‘morire’?
O anima, nell’invisibile, smetti di correre.
Con sforzo e pazienza, l’ascesa deve arrivare.
Realizzazione: il percorso dal sé al sé.
Cosa importa se dal nulla uno è venuto a voi.
L’esaurimento del pensiero su questi argomenti sarà
Seguito da pesanti rimpianti per ritrovare la gioia.
Devi mirare al bersaglio e recuperare il percorso.
E poi verrà un giorno in cui vi sveglierete,
La tua anima liberata allora… troverai!
Delhi 18/02/2000